Comune di Santarcangelo: bene la semplificazione urbanistica, ma quando per tutta l’Unione di Vallata?

Comune di Santarcangelo: bene la semplificazione urbanistica, ma quando per tutta l’Unione di Vallata?
Febbraio 20 18:23 2017 Stampa articolo

Il Comune di Santarcangelo è giunto, dopo un lungo iter, ad avere gli strumenti urbanistici tutti approvati: PSC (Piano Strutturale Comunale), POC (Piano Operativo Comunale) e per ultimo il RUE (Regolamento edilizio) completando in questo modo il piano normativo della Legge Regionale.

Ora vi sono tutti gli strumenti urbanistici a disposizione per governare le trasformazioni del territorio comunale affinchè le varie semplificazioni, incentivi, ecc. possano fare ripartire l’edilizia e l’economia sul territorio comunale.

La riduzione delle aree edificabili che la Regione andrà a proporre ponendo una quota massima del 3% per nuovi insediamenti produttivi, imporrà al settore di concentrarsi sull’edilizia residenziale sociale e le nuove abitazioni dovranno essere collegate a progetti di rigenerazione urbana; questo permetterà di valorizzare e riqualificare l’esistente anche con interventi di adeguamento sismico, la salvaguarda del suolo e la tutela del territorio agricolo.

Peccato che tutto questo non si riesca ad armonizzare per tutto il territorio della Valle Marecchia,. Servono regole comuni che possano aderire maggiormente e con buon senso alle esigenze del territorio. L’urbanistica necessita di un aggiornamento continuo e le tempistiche di oggi sono un freno allo sviluppo.

Per i Comuni della Valle Marecchia è tempo di costruire un tavolo con tutti i soggetti coinvolti in modo che, quando si avranno regole comuni, sarà più facile centralizzare il rilascio delle pratiche con un grosso risparmio di risorse umane.

Una vera Unione dei Comuni della Valle Marecchia, passa anche da questo. Occorre seguire quello che altre aggregazioni di comuni presenti in Romagna hanno già attuato da diverso tempo. Non è possibile che dopo diversi anni siano stati uniti appena 10 servizi contro una media di 25/30 di altre Unioni romagnole.

Non è più accettabile che i campanili (vedi Sindaci) dividano ancora invece di porsi il problema di dare un sistema amministrativo agile ed unificato affinchè nel risparmio di risorse si possa intervenire sulle tariffe e in investimenti. Non facendo questo, il cittadino non capirà il motivo dell’esistenza di questa struttura amministrativa sovracomunale ed avrà giusto motivo nell’identificarla come un nuovo poltronificio.

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