Depotenziamento reparto chirurgia dell’Ospedale di Santarcangelo

da La Redazione | 6 Novembre 2016 23:58

In questi giorni è ritornato di attualità il reparto di Chirurgia dell’Ospedale di Santarcangelo.

Come spesso accade due o tre volte all’anno, questo argomento entra nel dibattito locale fra le forze politiche, gli operatori sanitari e i cittadini.

Il tentativo è sempre quello di depotenziare il reparto di Chirurgia, dove opera una eccellenza a livello nazionale in chirurgia senologica, trasferendo questo reparto in altre strutture romagnole (Forlì?).

Il reparto di chirurgia di questo ospedale ha subito in questi anni già dei tagli per quanto riguarda la media e piccola chirurgia dove questi interventi sono dirottati su altri ospedali.

In agosto Alberto Ravaioli (ex sindaco di Rimini) per tanti anni primario di oncologia dell’Ospedale di Rimini, ha preso posizione contro la AUSL perché era in atto, con la scusante di riorganizzare le 4 AUSL della Romagna (Rimini, Cesena, Forlì e Ravenna), di spostare parte degli interventi chirurgici su Forlì e Ravenna.

Il suo grido d’allarme non proviene da un semplice sconosciuto, ma da uno che conosce la sanità romagnola come le sue tasche, soprattutto quella oncologica e quando sostiene che tutta la chirurgia oncologica sarà trasferita, si riferisce anche alla chirurgia senologica di Santarcangelo.

Esprimiamo solidarietà all’organizzazione del “Punto Rosa” sempre in prima linea a sensibilizzare la cittadinanza di Santarcangelo su queste manovre di sottobanco che puntualmente vengono attuate dalla dirigenza dell’AUSL.

In questo momento invidiamo l’Ospedale di Novafeltria dove il Sindaco Stefano Zanchini con un documento condiviso tra maggioranza e opposizione, che dopo l’approvazione nel Consiglio Comunale di Novafeltria, lo proporrà agli altri Consigli Comunali e a quello dell’intera Unione dei Comuni affinchè per siano posta fine a manovre future sull’ospedale.

Questo è quello che manca a Santarcangelo, non riusciamo a capire perché il Sindaco Alice Parma non si muova allo stesso modo facendo fronte comune per le due strutture ospedaliere della Valle Marecchia.

Il rischio è che l’ospedale Franchini di Santarcangelo sia trasformato in Ospedale di comunità se il depotenziamento della senologia avrà come conseguenza finale lo smantellamento del reparto, per questo motivo invitiamo i cittadini di Santarcangelo e delle località vicine a sostenere la raccolta delle firme promossa da Punto Rosa.

E’ un dovere di tutti noi sostenere e difendere la nostra struttura di chirurgica di senologia coinvolgendo ogni schieramento politico senza alcuna distinzione per la salute delle donne della nostra provincia e non.

la Redazione

 

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