da La Redazione | 12 Agosto 2015 12:32
Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta di un compagno (così si firma, si presume sia un simpatizzante del Partito Democratico) di San Martino dei Mulini al Sindaco di Santarcangelo Alice Parma.
Cara Alice,
mi permetto di farti presente i problemi che abbiamo noi di San Martino e Sant’Ermete nel recarci in bicicletta in centro a Santarcangelo.
Sono rimaste le uniche due frazioni non collegate con il capoluogo tramite una pista ciclabile e vorremmo che a questa lacuna fosse posto rimedio; sono stati costruiti due spezzoni sulla Trasversale Marecchia ma manca la parte che li collega e che attraversa il ponte sul fiume Marecchia.
Non mi dilungo perché tu la conosci bene questa strada perché la percorri tutti i giorni e penso che ti sia posta il problema perché ne conosci la pericolosità e l’entità del traffico.
Un giorno al bar mi sono messo a contare il traffico e devo dirti che facendo le dovute proporzioni per chi taglia su via Tomba e su via Savina, siamo a circa 15/16 mila automezzi al giorno che percorrano dal mattino alla sera questo tratto che va da San Martino alla rotonda posta all’inizio della strada di gronda.
Questi 1700 metri che mancano per il suo completamento di cui 300 metri sono sul ponte del fiume Marecchia, riconosco che l’opera potrebbe presentarsi onerosa per questa parte, ma si potrebbe ovviare a questo chiamando i gestori dei servizi (Enel, Gas, Telefoni, Fogne, Acqua, ecc) e farli partecipi al costo dell’intervento che potrebbe servire per fare passare sul ponte le loro condotte nella parte sottostante la pista ciclabile che sul ponte potrebbe essere a sbalzo (o a terrazzo) perché non si può restringere il ponte.
Poi sarebbe la volta buona per mettere in sicurezza questo ponte che ha delle barriere di protezione che non si usano più neanche in strade del terzo mondo; sono barriere vecchie e leggere di oltre 50 anni da quando è stato costruito il nuovo ponte nel 1964, dopo che una alluvione ha portato via una parte del vecchio e fatto alcune vittime.
Non si può aspettare che succeda che qualche automezzo voli di sotto e ci scappi il morto perché un volo di oltre 20 metri non lascia scampo. La messa in sicurezza delle nuove barriere di protezione è urgente e non si può sempre intervenire a fatti avvenuti (vedi a Stradone), poi c’è da sottolineare nei periodi freddi questo tratto di ponte ha sempre un sottile velo di ghiaccio che ne aumenta la sua pericolosità.
Quando in bici si percorre quel ponte sembra che non finisca mai, ti vengono i brividi, dove le auto ti sfrecciano vicino e poi con gli autocarri rischi di finire sotto le ruote per lo spostamento d’aria. L’altro giorno, con gli amici del bar, si pensava di fare un giretto in bici verso Santarcangelo e poi ci siamo detti chi ce lo fa fare a rischiare, allora come sempre accade, abbiamo preso l’auto.
Cara Alice, occorre che la Provincia di Rimini, proprietaria della strada e il Comune di Santarcangelo, si mettono attorno ad un tavolo e progettano un intervento complessivo per fare in modo che anche noi abbiamo la nostra pista ciclabile per andare in centro e viceversa.
Questo rientra fra gli impegni elettorali che hai speso nei confronti degli abitanti di San Martino, non basta una casina dell’acqua, anche se è un bel ed utile servizio, per dire ai cittadini di queste frazioni che l’attenzione dell’amministrazione comunale è presente, servono i fatti e per ora non ci sono stati e neanche si vedono all’orizzonte.
Grazie, un saluto alla compagna e Sindaco Alice Parma.
Gigi, il compagno di San Martino dei Mulini
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