da La Redazione | 27 Aprile 2017 22:07
Nella giornata 27 aprile 2017 si è tenuta l’assemblea dei soci Hera per discutere i risultati di bilancio dell’anno 2016. All’assemblea è intervenuto anche Corrado Oddi a nome dei Comitati Acqua Bene Comune dell’Emilia Romagna, che ha acquistato una azione di Hera per partecipare alla discussione. Nel corso del suo intervento Oddi ha sostenuto che i dati di bilancio dimostrano che Hera è una azienda vocata sostanzialmente alla produzione di utili e alla distribuzione di dividendi. Dal 2010 al 2016, infatti, Hera ha complessivamente realizzato più di un miliardo di utili e distribuito 850 milioni di dividenti, mentre gli investimenti sono sostanzialmente calati passando dal 56,8% del margine operativo lordo del 2010 al 36,6% del 2016. Al termine dell’intervento, Oddi ha chiesto alla presidenza e alla direzione di Hera di:
Le risposte sono arrivate nel corso del dibattito dove, tra gli altri, è intervenuto il sindaco di Imola e presidente del comitato soci pubblici Manca che si è limitato a tessere giuridicamente le lodi dell’azienda e, con evidente riferimento all’intervento di Oddi, a invitare a rifuggire da “facili demagogie (sic.)”. Sulla stessa scia il presidente di Hera, Tomaso Tommasi di Vignano, che ha eluso la sostanza delle questioni sollevate.
Il coordinamento dei comitati Acqua Bene Comune dell’Emilia-Romagna ribadisce che continuerà la propria battaglia per denunciare lo spirito privatistico che anima le scelte di Hera e per chiedere la ripubblicizzazione dei servizio idrico in questa regione e in tutto il resto del paese.
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