da La Redazione | 23 Febbraio 2015 15:57
Prima Bersani, nel 2006, ci ha promesso una lenzuolata di liberalizzazioni di servizi affinché il cittadino ne trovi giovamento in una libera concorrenza ed ora Renzi ha tentato di sfidare le lobby con lo stesso risultato di ottenere solo una parte di quello che erano gli obbiettivi di partenza.
Con le chiacchere “toscane” non si va lontano quando alla resa dei fatti non si riesce a cambiare lo “status quo” soprattutto per un calcolo elettorale.
– Non sono state toccatele Farmacie: conservano il monopolio dei farmaci di fascia C (cioè quelli con la ricetta)
– Ai Taxisti ancora una volta non è stato toccato il loro monopolio.
– La rivendita dei giornali è rimasta alla solo esclusiva delle edicole.
Adesso ci auguriamo che il Parlamento almeno rimedi a questo Disegno di Legge; non vorremmo che al termine dell’iter parlamentare, altre lobby che sono state toccate mettessero lo zampino per annacquare quel poco che si è fatto.
Le lobby e le categorie organizzate sono lo zoccolo duro di quei partiti politici che fondano il loro potere su questo.
Così al beneficio dei pochi, i consumatori si devono arrangiare togliendo più soldi dal loro portafoglio.
la Redazione
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