Quali soluzioni alla viabilità della Vallata dell’Uso?

da La Redazione | 15 Settembre 2015 10:22

La redazione di www.santarcangelonews.it ha sempre nel suo mirino i problemi della viabilità delle vallate dell’Uso e del Marecchia e ha segnalato e segnala prontamente ciò che i cittadini di queste due valli chiedono per una migliore vivibilità delle località toccate dal traffico, sopratutto pesante, che continua creare problemi in sicurezza ed inquinamento ambientale.

Il problema della località dello Stradone (comune di Borghi e Santarcangelo) era ben noto sin dal 1990: la discarica di Ginestreto aveva già creato malumori e sollevazione anche fra gli abitanti di Masrola.

Allora le amministrazioni provinciali di Forlì e Rimini siglarono un accordo della durata di 10 anni (ma rinnovato nel 2000 e anche nel 2010) con il quale Forlì aveva a carico la costruzione di una circonvallazione a Masrola (che poi sarà realizzata) mentre Rimini doveva costruire una derivazione dalla provinciale Uso con la bretella di Trebbio (in comune di Poggio Berni a confine con Torriana) in modo da spostare il traffico pesante sulla strada Santarcagelese e in compenso Forlì accettava i rifiuti del Riminese.

Ma la sollevazione dei cittadini Bernesi mandò in soffitta questo progetto che ora viene nuovamente proposto in riunioni che si tengono a Stradone: tuttavia l’ipotesi di una circonvallazione a questa località a margine del fiume Uso è a rischio di esondazioni e probabilmente irrealizzabile.

Vogliamo rilevare che spostando la viabilità su altre strade significa non tener conto che le strade Santarcagelese e Marecchiese hanno già i loro problemi (in passato si era tentato di risolverli con la strada di Gronda affondata subito per un’idea progettuale fatta “a spanella” forse anche a causa dell’input politico di chi amministrava).

Non si possono mettere delle pezze a delle falle che poi sono più gravi dei buchi che si vanno a tamponare; serve una nuova progettazione di viabilità di lungo respiro nell’insieme di queste due vallate (Uso e Marecchia) che vada a risolvere nel breve e medio termine le problematiche e criticità che ci sono e che in futuro saranno sempre maggiori per il continuo aumento della viabilità (previsioni + 5% annuo).

In questo modo si darà una risposta definitiva per i prossimi 50 anni a queste due belle vallate conservando le loro bellezze e dando sviluppo alla sua economia e favorendo una migliore vivibilità ai residenti.

Consideriamo positivo che alcune forze politiche si muovano in questa direzione, ma chi avrebbe il potere di giungere direttamente in Regione e toccare le corde (o la borsa) per un intervento diretto di chi ora potrebbe risolvere questo problema (dato che le province sono quasi scomparse) se ne sta invece dietro “e maciòn” pronto però a saltare fuori quando c’è da chiedere il voto.

Allora, mettiamoci tutti di buona lena, tutti i partiti (nessuno escluso), gli amministratori, la società civile e imprenditoriale e si lavori in unica direzione con unico obiettivo.

la Redazione

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