Solidarietà al Sindaco ALICE PARMA, ma . . .

Solidarietà al Sindaco ALICE PARMA, ma . . .
Dicembre 07 17:32 2016 Stampa articolo

Esprimo la mia solidarietà ad Alice Parma e alla sua famiglia per ciò che è apparso sui social di recente. Ormai questo strumento è usato più per insultare, offendere, ecc. e le parole sono più mortali di una pistola fumante.

Ad Alice (mi permetto di chiamarla per nome perché ci conosciamo da anni) però vorrei indirizzare alcune considerazioni: pur essendo una persona preparata e capace non ha ancora percepito che il suo posto è di scendere fra i cittadini e conoscere i loro bisogni incontrandoli, soprattutto nelle frazioni, e visitando il territorio in lungo e in largo, per non essere presente solo in occasioni ufficiali.

Occorre scendere dal piedistallo (vedi ufficio comunale) e toccare con mano i problemi e i disagi che ci sono nel territorio, non solo assecondare quelli del centro o delle contrade, sapere ascoltare anche gli ultimi.

Vorrei tornare sul motivo della mia solidarietà che riguarda gli ultimi avvenimenti sull’Ospedale Franchini per il reparto chirurgico di senologia. Ho avuto la sensazione, poi confermatami dai cittadini, che non sia stato affrontato tempestività ed energia quanto i vertici romagnoli dell’AUSL vanno proponendo.

Se il Partito Democratico (e il Sindaco Alice Parma) si è fatto superare dalla minoranza consigliare nell’ascoltare le donne (Punto Rosa e Crisalide) e i cittadini, deve fare mea culpa, perché questo problema andava affrontato tempestivamente a muso duro con l’AUSL e con L’Assessore Regionale alla Sanità (espressione PD) senza paura di andare contro questi istituzioni sanitarie del territorio e regionale solo perché dello stesso colore politico.

Occorre fare gli interessi dei propri cittadini senza prendere ordini dall’alto, perché “altri” sono lontani dalle sensibilità locali e poi il Sindaco ne risponde direttamente ai propri elettori.

Non vorrei farti la morale, perché sei intelligente e certi inciampi li capisci al volo, ma cosa ti sarebbe costato accettare la mozione della minoranza che a mio modesto parere è giusta e ben motivata? Purtroppo vige ancora nel tuo partito l’orgoglio di non accettare per buono almeno una volta ciò che la minoranza riesce a elaborare prima del tuo gruppo consigliare. Credevo che le nuove generazioni se lo fossero scrollato, ma così sembra che non sia.

Mi permetto di suggerire che il nostro Ospedale (reparto chirurgia) vada difeso ad oltranza perché è la nostra identità, e spesso i cittadini di Santarcangelo, purtroppo, almeno una volta sono passati in questi reparti conoscendo e verificando sulla propria pelle la professionalità degli operatori sanitari.

Poi il reparto di Senologia diretto dal Dott. Samorani è un’eccellenza a livello internazionale, ha messo a punto tecniche di cura innovative e vanta numeri indicatori di qualità e quantità superiori ad altre strutture analoghe della Romagna.

Occorre fare attenzione perché la Dirigenza Sanitaria locale e regionale ci sta prendendo per il naso; prima hanno ridotto gli interventi di media e piccola complessità chirurgia, poi ridotto i posti letto, la chirurgia plastica del seno viene trasferita altrove, ecc. se questi dati non sono un principio di smantellamento, poco ci manca.

Allora via l’identità politica, bisogna fare quadrato tutti insieme come un unico soggetto teso alla difesa delle proprie strutture sanitarie lasciando da parte le polemiche, le parole fuori luogo, le offese, minacciosi auguri di malattie, ecc. perché ai cittadini occorre dare risposte certe e tempestive e sopratutto interessa arrivare al risultato che una volta per tutte si ponga fine alla minaccia periodica del depotenziamento del nostro Ospedale.

Piero Ricci

 

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